La vaniglia è uno degli aromi più potenti da utilizzare nei prodotti di pasticceria o in qualche esotica preparazione salata. Ma la profumatissima bacca nera ha dei costi molto elevati e questo ha fatto si che, da tempo immemore, il suo odore caratteristico fosse sostituito, nei dolci casalinghi e non, dalla vanillina.
La vanillina naturale è la molecola che regala alla vaniglia il suo tipico e apprezzatissimo profumo. I semi di vaniglia ne contengono una percentuale che oscilla tra l’1,5% e il 4 %.
La gran parte della vanillina in commercio, delle più note marche è, tuttavia, di origine sintetica. Uno dei metodi di lavorazione è quello di utilizzare gli scarti solforici dell’industria della carta. Anche nell’industria dolciaria questo preparato è molto usato, il più delle volte compreso nella generica dicitura “aromi”.
Una bacca di vaniglia, per esempio la più comune, la Bourbon, ha un prezzo che oscilla tra i 3 e i 4,50 euro. Il suo utilizzo, tuttavia, da alle preparazioni dolciarie una marcia in più. L’odore è più persistente, il sapore dei dolci più gradevole, con sentori di liquirizia. Se ne possono utilizzare i semi per le preparazioni, raffinarne finemente la buccia ed utilizzarla insieme ai semi, oppure rendere profumato lo zucchero casalingo.
Come al solito, tra realtà e surrogati, la scelta è tutta di noi consumatori.
E anche quando compriamo i prodotti pronti, siamo costantemente messi davanti alla scelta, se comprare qualità o quantità. Magari c’è chi ama concedersi un lusso ogni tanto, e chi non può rinunciare alla routine del coccolarsi e quindi si deve regolare di conseguenza. L’importante è essere a conoscenza di ciò che compriamo e mangiamo.