A chi non è capitato, magari anche leggendo una frase di un cioccolatino, o in una di quelle immagini che girano il web, di leggere che sognare non costa nulla? Sognare è importante, ma non è vero che non costi nulla. In qualsiasi direzione vadano i nostri sogni, che ne facciamo di realizzabili o di impossibili, che li teniamo chiusi in un cassetto o li riserviamo ai momenti di riposo, i sogni hanno un costo, in un modo o nell’altro. Ci sono quelli che non presuppongono alcun tipo di impegno, come sognare di vincere la lotteria o l’arrivo dell’uomo giusto. Quelli insomma, in cui il nostro intervento non può cambiare in nessun modo l’esito, a parte, ovviamente, almeno comprare un biglietto della lotteria (e magari uscire di casa in modo decente, per essere notate dall’uomo giusto).
Ci sono i sogni nel cassetto, quelli che sarebbe possibile realizzare, ma per una serie di vicissitudini che imputiamo a cause di forza maggiore, restano in quel cassetto, alibi di una vita che avrebbe potuto essere diversa, se solo non fossimo stati inghiottiti dalla voragine delle impellenze quotidiane.
E poi ci sono i sogni veri, quelli che tentiamo di realizzare, quelli per cui riusciamo a sopportare i momenti no, quelli che ci fanno aspettare una notizia, ogni volta che apriamo la cassetta delle lettere e troviamo, invece, solo bollette da pagare.
Qualunque di questi sogni ha un prezzo, fosse solo per i due euro spesi per sei numeri che non sono mai quelli giusti. Essere un sognatore è un’arma a doppio taglio. Può portare una frustrazione da cui è difficile uscire. Qualunque sia il vostro sogno, sicuramente è ciò che vorreste. E se ciò che vorreste si trova in un mondo oltre le nuvole, quello che c’è guardando oltre l’orizzonte, sicuramente è quello che manca in una realtà che non ci soddisfa pienamente. Allora è meraviglioso sognare, tanto quanto è terrificante sapere che un sogno è irrealizzabile. Se il consiglio che do a me stessa è di continuare a sognare, significa che ogni giorno devo trovare nuove forse per dar vita ai miei sogni, altrimenti tanto vale dormire, perché il risveglio potrebbe essere troppo amaro.
In questo cambio di stagione, aprite i cassetti e guardate cosa ci sia dentro. Sicuramente troverete qualcosa che va buttato. Il sogno a cui pensiamo con amarezza, così intangibile da far sembrare gretto tutto il resto, deve far posto ad uno che porti in se la speranza di poter essere realizzato. Del resto, chiuso un cassetto si apre un armadio (non era proprio così, lo so).
La vita non è sempre facile, non è sempre eccitante, e soprattutto, non è sempre come vorremmo. Sono qui a scrivere su un Mac, ma io non sono Carrie, non sono a New York, e non ho centinaia di scarpe. So che la vita non è un film (finalmente l’ho capito), non per questo ho smesso di sognare. Però, ho smesso di dormire. E quando sogni ad occhi aperti, se sai che prima o poi riuscirai a realizzare quel sogno, non è mai tempo perso. Il mio cassetto è pieno di tutte le cianfrusaglie irrealizzabili e le frustrazioni che comportano. Non si può vivere restando uguali a se stessi, inseguendo chimere, e lamentandosi per ciò che non si ha. Voglio pagare il prezzo e lo sforzo di tentare di raggiungere il mio orizzonte. Voglio sorridere ugualmente nei giorni in cui lo vedo troppo lontano, sorridere a mio figlio e alle persone che amo, perché sappiano che anche se cerco di raggiungere qualcosa, loro sono al mio fianco, la mia certezza.
Vi auguro dei sogni d’oro, di quelli che trasformano la paura in forza.
Dio sa quanta ne ho, di paura, e quanta forza serva per sorridere, mentre si nuota verso l’orizzonte.