Chi la vuole cotta, chi la vuole cruda… è sempre così nella vita, specialmente quando si tratta di roast beef. E, come dico sempre, a me piacciono le vie di mezzo. In questa ricetta, la più classica delle classiche, il pranzo domenicale per eccellenza all over the world, vi spiegherò quale pezzo scegliere e come cuocerlo a puntino, cioè rosato al centro. Per chi non ama le mezze misure non c’è nessun problema… la vita spericolata ha il suo perché, basta cuocerla di meno, o di più…
Vediamo come fare il nostro roast beef
Ingredienti per 8 persone:
Un pezzo intero di girello di vitellone da 1 kg
Alloro, rosmarino, e altre erbe aromatiche a piacimento
q.b. di olio evo
Tempo: 10’ + 45’ di cottura
Costo: medio
Pe preparare il roast beef, assicuriamoci che il macellaio lo confezioni con la classica rete di spago. Blocchiamo le erbe aromatiche scelte sotto la rete. In una padella, possibilmente antiaderente, rosoliamo la carne da tutti i lati con un filo d’olio, in modo da chiuderne i pori e avere una bella crosticina dorata. Sfumiamo poi con un paio di dita di vino bianco.
Lasciamo che scoli un pochino, conserviamo il fondo di cottura.
Mettiamolo in forno già caldo a 200°C, poggiato direttamente sulla griglia, con sotto una leccarda che ne raccolga i succhi. Nella teglia possiamo porre del sedano, della carota e della cipolla, una volta cotto il tutto potremmo frullarlo per ottenere una gustosa salsa d’accompagnamento.
Per la pezzatura della carne, 45’ a questa temperatura ci faranno ottenere delle fette di roast beef rosate al centro (in generale consideriamo 45’ di cottura per chilo di carne). Una volta cotto, avvolgiamolo nella carta stagnola su un piatto e lasciamo che si raffreddi.
Il roast beef andrebbe servito a fette molto sottili, noi abbiamo usato l’affettatrice.
Altrimenti con il coltello cerchiamo di ottenere il risultato migliore possibile.
Non lo dite a nessuno: noi lo abbiamo servito con un gustoso pesto di capperi, in alternativa alla salsa.