Il primo refolo di aria fredda, senza tante romantiche cerimonie, ci fa venire fame. Qualcosa di caldo, dal sapore intenso. Il riso con la verza alla napoletana è una minestra che conosce infinite varianti. C’è chi cuoce le verdure con le bucce di formaggio, chi con l’osso del prosciutto, chi, come me, ama dare sempre un tocco innovativo alle ricette di tradizione. Ho preparato, difatti, il riso con la verza come vuole la leggenda, che in questo caso è mia nonna, e ho aggiunto delle listarelle di guanciale abbrustolito e croccante.
Vediamo come fare il nostro riso con verza e guanciale croccante.
Ingredienti
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1 verza
320 g di riso carnaroli
1 spicchio d’aglio
olio evo
8 fettine sottili di guanciale -
tempo: 40 minuti
difficoltà: bassa
costo: basso
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Per preparare il riso con la verza, tagliamo la verza a striscioline sottili, laviamola, poi mettiamola in una pentola capiente con dell’olio e uno spicchio d’aglio in camicia, che avremo premura di eliminare prima di cuocere il riso. Copriamo la pentola con un coperchio e teniamo il fuoco basso.
Intanto prepariamo il guanciale, tagliandolo a strisce sottili e abbrustolendolo in una padella antiaderente senza aggiungere altri grassi.
Quando la verza sarà ben stufata e morbida, allunghiamo il fondo con acqua sufficiente per cuocere il riso. Per le dosi indicate, ne ho utilizzata più o meno tre bicchieri da tavola.
Quando giunge a bollore, aggiungiamo il riso e aggiustiamo di sale (io ho unito anche delle bucce di parmigiano).
A fine cottura la minestra dovrà essere sì fluida, ma non eccessivamente. Mantechiamo con del parmigiano, impiattiamo cospargendo di guanciale.
Non lo dite a nessuno: sebbene si tratti di una minestra, a qualcuno il riso può piacere comunque più corposo. In questo caso lo possiamo tostare in forno a 80 gradi finché non diventa caldo, prima di utilizzarlo nella verza.