Quella che vi posto come prima ricetta, è di una semplicità imbarazzante nella sua preparazione.
E nonostante si possa classificare tra i primi di pesce, i lupini sono i frutti di mare meno costosi e più saporiti che esistano. Ed è proprio il loro sapore intenso che permette loro di sopportare il gusto ancora più intenso del parmigiano e del basilico (gli altri tipi di frutti di mare, a parte le cozze, non sono l’ideale con il parmigiano). A mio avviso questo connubio crea nella sua semplicità un sapore molto strutturato e soddisfacente. Per la presenza del parmigiano, a mio modestissimo parere, non essendo un somelier, si può abbinare un rosso leggero, tipo un piedirosso , gustando un abbinamento eccellente, e sfatando il mito che esista una legge per cui col pesce si beve solo il vino bianco. (una volta sentii al ristorante una conversazione del genere
Lui: ti vanno le capesante? Sono buonissime
Lei: ma cosa sono le capesante?
Lui: Ma come tipo delle seppie
IL cameriere: E che vino vi porto?
Lui: Bhè sulle capesante è d’obbligo una falangina!
No Comment)
Provare per credere.
LAGANE CON LUPINI PARMIGIANO E BASILICO
Ingredienti per una persona:
80 grammi di lagane
150 gr. di lupini
5 foglie di basilico
olio evo q.b.
parmigiano q.b.
uno spicchio di aglio piccolo
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Difficoltà: facile
Tempo di preparazione: 15 minuti
Costo: medio
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andiamo ai fornelli…
se i lupini sono già stati spurgati (cioè il pescivendolo vi ha giurato su sua madre che non contengono sabbia) , sciacquarli e metterli in una pentola senza alcun fondo di cottura, coprite con il coperchio e a fiamma bassa aspettate che si aprano. Una volta aperti mettete i lupini in una ciotola, prelevate l’acqua fuoriuscita, filtratela e lasciate tutto a raffreddare in due contenitori diversi. (dopo i lupini andranno sgusciati, ma aspettate che si raffreddino)
Viceversa, se il pescivendolo si è rifiutato di giurare, o ha giurato ma è ateo, tenete i lupini in una ciotola con l’acqua pulita per qualche ora, prima di procedere con il resto.
Intanto fate soffriggere l’aglio spellato ma intero, in un po’ di olio evo. Non appena l’aglio sarà leggermente dorato, toglietelo dalla padella (se non volete che il piatto dia difficoltà digestive) e a fiamma molto bassa aggiungete l’acqua dei lupini tre foglie di basilico spezzettate con le mani e lasciate sfrigolare per il restante tempo della preparazione. Non aggiungete sale all’intigolo per nessun motivo, l’acqua di cottura dei lupini è già saporita (in generale il sale non si aggiunge mai nelle preparazioni con i frutti di mare.
Cuocete le lagane al dente e scolateli. Siamo pronti per la manteca finale.
Mettete le lagane in padella nel sugo che cuoce, con abbondante parmigiano e mantecare. Si creerà una cremina che non dimenticherete. Spegnere il fuoco e aggiungere il lupini sgusciati e le foglie di basilico restanti e date un ultimo colpo di manteca. Impiattare e servire.
NON LO DITE A NESSUNO:
Se servite la pasta in un cestino di parmigiano (che si fa semplicemente sciogliendo un velo di parmigiano in una padella antiaderente e poggiandolo sul lato esterno di un piatto fondo mentre si raffredda), avrete fatto una composizione che lascerà gli ospiti a bocca aperta, e diventerà un piatto unico. Per la gioia del palato e delle tasche.