Ultimamente stavo pensando a quante volte nella mia vita mi sia trovata a dire, giudicando i problemi degli altri: ma che avrà mai da lamentarsi? Ecco, mi sono resa conto in questo periodo che non v’è atteggiamento più sbagliato. E sapete cosa ha generato questo pensiero? In questi giorni per me molto burrascosi, sto cercando di togliere il pannolino a mio figlio. Lo so, ci sono passati in molti, ci siamo passati tutti, eppure, sono sull’orlo di una crisi di nervi. In un passato che ora è presente, non avrei immaginato mai di dover chiedere ad un altro essere umano, con una cadenza di dieci minuti: devi fare la pipì? Faccio questo, tutto il giorno – devi fare la pipì, la pipì, la pipììììì? Il tempo passa minuto dopo minuto, e sono certa che mi ritroverò tra altri dieci anni – quelli che sono dovuti passare perché mi accorgessi che stavano passando – a rimpiangere questi momenti. Ma, per ora, come penso capiti a tutti, ci sono troppo dentro per godere della prospettiva. E ho caldo, amici miei, ho tanto caldo. Allora, se qualcuno si è rotto un’unghia, non riesce a dimagrire un chilo, non ha trovato in saldi quel paio di scarpe che aveva tanto desiderato, sappia che ha tutta la mia comprensione. Ogni tanto può essere utile uno sfogo, senza sentirsi per questo futili o ingrati. Ho da porvi solo un’ultima, imprenscindibile domanda: dovete fare la pipì?