La polenta è la farina ottenuta con il più antico metodo di preparazione da leguminose o da cereali. Gli uomini primitivi trovarono intuitivo cuocere in acqua questo tipo di farine per ricavarne dei cibi. Da queste prime pratiche derivano poi le prime zuppe legate, fino al puls e pultes dell’antica Roma, nelle quali si cuocevano le farine di miglio, orzo, farro. Ancora ai giorni nostri, di derivazione di quel periodo, la famosa polenta Taragna, ossia quella fatta di grano saraceno. Solo dopo la scoperta dell’America, con l’importazione del mais verso le nostra coste, la polenta assume le caratteristiche che conosciamo noi oggi. Per lungo tempo la polenta è stato un patrimonio esclusivamente delle popolazioni della Valle padana e delle zone limitrofe, mentre al sud se ne faceva uso meno comune, che si limitava ad alcuni tipi di dolci, come la pizza di polenta. La cottura tipica della polenta avviene nel classico paiolo di rame, per molto tempo, per i più tradizionalisti, sospesa su un fuoco a legna, che le conferisce un caratteristico retrogusto di fumo. Oggi la polenta è di largo consumo, anche e soprattutto grazie alla commercializzazione di farina di mais precotta, che ci permette in casa, di avere una cottura più breve (anche solo 6-8 minuti) e di gustarne ovviamente la versatilità nei nostri piatti, soprattutto quelli invernali. La polenta ha il pregio, comunque, di sopportare molto bene la cottura. Pur se si eccede infatti, con i tempi, il risultato è lo stesso ottimo, anzi il composto prenderà di più il sapore della polenta “antica”. E’, invece, più deteriorabile della farina di frumento, durante la conservazione da cruda. Si raccomanda, dunque, di non tenerla aperta per molto tempo. E’ un cibo molto ricco di vitamina A, ma la proprietà che risulta più interessate, è sicuramente quella che la vede come vero è proprio afrodisiaco, grazie alla presenza di un aminoacido chiamato triptofano, che influisce sulla produzione della serotonina, inibendola, stimolando quindi la libido. E visto che costa così poco, ed è così buona, vale la pena farne una scorpacciata!