Anni fa avevo poche certezze. Come ad esempio che 2+2=4, o che non si potesse fare la radice quadrata di un numero negativo. Poi all’università ho scoperto i numeri immaginari, e , udite udite, la radice di -25 si può fare, ed è +- 5i. Ebbene, questa ‘i’, ha dato un duro colpo alla mia coerenza , ampliando l’orizzonte del relativismo della nostra esistenza. E allora mi chiedo…
Davvero non esiste qualcosa che non sia relativo a questo mondo?
La bellezza è negli occhi di chi guarda, checché ne dicano i Greci con i loro canoni, de gusti bus non disputandum est, la nostra libertà finisce dove comincia quella del prossimo, e così via…
Ma se c’è una cosa che, secondo me, non ammette punti di vista, quella è il sentimento.
O meglio, la manifestazione dei sentimenti che un essere umano prova (o meno) per un altro. Una moda del nostro tempo è sicuramente creare un alibi perfetto alle persone che fanno solo lo stretto necessario nei confronti degli altri, purchè non intacchi i propri interessi. E nella vita, non c’è mai un momento in cui non ci sia qualcosa che riguardi noi stessi, che meriti meno attenzione di quello che capita ad una persona vicina. Questo alibi è chiamato ‘massimo’. Il ‘massimo’, di quello che si può dare agli altri, in termini relativi, mette a posto la nostra coscienza. Ma in termini assoluti, il più delle volte, questo ‘massimo’, si rivela essere solo un atteggiamento di circostanza senza nessun sentimento. E in questo frangente i termini assoluti ci sono eccome, e sono, secondo me, imprescindibili. E la misura assoluta non è che la felicità delle persone che ci stanno accanto.
E allora come esercizio per tenere allenata la mente, consiglio quotidianamente un po’ di matematica, e come esercizio per tenere in forma lo spirito, consiglio invece esami di coscienza due volte al dì, magari prima dei pasti.
Se ci viene in mente anche solo un momento in cui abbiamo messo da parte sul serio i nostri affari , il nostro ‘massimo’, il nostro bucato, le nostre pulci da allattare, per condividere quelli di una persona vicina, allora il teorema è dimostrato. Questo massimo assoluto esiste, abbiamo una certezza a cui aggrapparci.
Altrimenti, continuiamo a vagare in balia delle nostre effimere esigenze. Ma lungo andare non tonerà più neanche un conto….