Leggevo sul mio settimanale preferito, un articolo in cui esponenti donne della cultura e dello spettacolo, esprimevano un’opinione sul ruolo della donna nella società moderna.
Non è cambiato niente… bla bla bla…non siamo sicure..bla…chiunque ci può violentare…bla bla bla…non ci possiamo mettere la minigonna…se sei tosta hai le palle e BLA!
La parità dei sessi è un diritto sacrosanto, le nostre ave hanno combattuto , e meritano di sapere che non lo hanno fatto invano, ovvio non in tutte le parti del mondo.
Non abbiamo diritto al voto?
Alla maternità?
Ci condannano a morte per adulterio?
Di cosa ci lamentiamo, dunque?
Tra uomini e donne, ci sono delle differenze invalicabili, che sono la nostra forza e vanno preservate come i nostri diritti. Sul fatto che siamo meno forti fisicamente non v’è alcun dubbio, questo ci espone ad una serie di pericoli meno probabili per gli uomini, tuttavia esistenti. Soprattutto se uno di loro esce con la minigonna ;-)…
Siamo seri , il diritto su cui le femministe più accanite si arrovellano da sempre, è quello di non essere considerate degli oggetti e non avere il peso di tutto sulle proprie spalle.
Perché dobbiamo sentirci frustrate e inferiori, se portiamo avanti una gravidanza, educhiamo i figli, ci occupiamo della casa cominciando dai calzini dei nostri mariti, abbiamo un lavoro ed una carriera a cui teniamo e siamo sempre a posto con la ceretta?
Io direi che significa avere una marcia in più, e posso urlarlo.
Provo orgoglio per quello che ogni singola donna riesce a fare, e nessun rammarico per il fatto di non poter indossare una minigonna alle due di notte in una strada isolata… Non siamo ipocrite!
Non si è mai sentito di un uomo derubato, picchiato, rapito, ucciso? Perché dobbiamo metterci con le nostre mani in una posizione di invalidità?
La nostra sicurezza va difesa dallo stato, come quella di qualsiasi individuo.
Uomini e donne sono diversi. Ugualmente degni di stima… o di disprezzo, questo dipende dai casi.
Ovvio che ci siano gli uomini prepotenti e le donne oggetto, ma quella, è un’altra storia.
Nell’esaltazione di queste differenze si trova la forza di essere se stessi nel modo migliore.
Siamo fiere di quello che non riusciamo a fare per nostra natura, riusciremo a fare meglio le cose per cui siamo nate, e per cui siamo meravigliose.
Lamentiamoci di ciò che valga la pena cambiare, ci sono un milione di cose su cui arrovellarsi, come le logiche di quelle realtà per cui le donne non hanno diritti per volere divino.
Scusate, ma volevo esprimere anche io il mio parere, perché rinascerei donna qui ed ora, per altre mille volte.
E un dolce al cucchiaio, dedicato a tutte le donne, è proprio quello che ci vuole…
Coppa mimosa