L’odore delle mimose è nell’aria. La primavera sta per arrivare di nuovo. Lei arriva, qualunque cosa noi facciamo, possiamo godere del profumo nell’aria, o restare presi nelle nostre ambasce. A noi la scelta.
Nel viaggio della vita, e nella disperata e incessante ricerca della felicità, portiamo con noi tanti bagagli, alcuni indispensabili, altri veri e propri fardelli, la cui mancanza ci renderebbe molto più leggeri nel visitare i nostri giorni. Un fardello che grava sulla testa della maggior parte di noi è il giudizio. Non solo il giudizio che si ha nei confronti degli altri, ma anche e soprattutto quello che si ha nei confronti di noi stessi.
Io sono una persona che è sempre stata fiera nell’affermare la propria noncuranza verso i giudizi degli altri. E invece, nel mio peregrinare tra le scelte di vita, mi rendo conto che c’è un giudizio al quale non posso scappare, che fondamentalmente cela un’insicurezza che non pensavo di avere. E’ il mio. Quello che penso dovrei fare, sarebbe opportuno, comunemente accettato, e quello che sono. E quest’analisi non è per niente facile. Se ci si fermasse a pensare quale sarebbe davvero la vita ideale, bisognerebbe arrivare nel nostro io più profondo. E combattere poi per far collimare le nostre vere aspirazioni col giudizio che noi abbiamo di noi stessi, di quello che crediamo di dover fare, per noi, per gli altri. E’ difficile sentirsi bene con se stessi. Ci vuole lavoro. Di certo non significa mettere una gonna blu con una maglia nera, senza interessarsi di quello che direbbero gli altri. Perché quando gli altri , e noi stessi, non si soffermano più a quello che appare, ma alle persone che siamo in realtà, così credono, il giudizio diventa un bagaglio, e poi un fardello, e ci impedisce di vivere la nostra vita.
Nessuno è immune dal giudizio. Ma si può lavorare per renderlo il contrappeso del nostro vero essere.
Io lo sto facendo. Non sono dove volevo essere alla mia età. Ma perché volevo essere lì? E se invece, fossi felice di sentire l’odore delle mimose, felice oggi? Se a qualcuno sembrerà strano, non m’importa, io mi riempio i polmoni e disegno la mia vita. Con i miei colori, il mio pc, e le mie scarpe sempre in tono…