Nelle mode degli ultimi tempi, grazie anche all’avvento degli smartphone e dei social network, c’è un’epidemia “virale”, che per una volta non ha nulla a che fare con le case farmaceutiche. I “viral video” che per contenuto vicino alla gente si diffondo a macchia d’olio nel web fino a ottenere una risonanza, immagino insperata, che oltrepassa i confini conosciuti. Devo dire in tutta onestà che in questo settore sono un po’ anacronistica. Arrivo sempre in ritardo. Ma il video che ho visto oggi è veramente carino. La “Happymania nel cuore di Napoli”, con quella musichetta orecchiabile e coinvolgente. La felicità, cantata, ballata o scritta ha sempre il suo fascino. Ho notato, alla fine del video, il solito guastafeste, l’anziano signore che si rifiuta di ballare. Ognuno può interpretare questo epilogo come vuole, io ne ho estrapolato un significato mio. A volte sembriamo quegli asini spinti a camminare dal trucchetto della carota. È lì davanti a noi, sempre alla stessa distanza e per un motivo insondabile non riusciamo mai a raggiungerla. Guardando quella carota non vediamo null’altro, di certo non troviamo il tempo per ballare un motivetto. E so anche chi la tiene quella carota, lì, sulla nostra groppa, con la sua canna e la sua sadica pazienza. Quel vecchietto che non si fa coinvolgere dalla musica, potrebbe essere il nostro alter ego pessimista, o qualcuno a cui non va di vederci felici. E allora chiedo al mio io asino e testardo perché non fermarsi un attimo. Scrollarsi dalla groppa il bastardo con la carota e vedere cosa c’è intorno. Magari scopro un po’ di erba selvatica che mi piace di più.
A tutti gli asini come me dico che non c’è nulla di male a volere le carote, a patto che non ci impediscano di capire quanto stiamo perdendo. Magari assaggiandole non hanno neanche ‘sto gran sapore.
Questa Happymania è un lato buono della tecnologia. Di tutto il marcio che c’è nel mondo, ciò che anche solo ci strappa un sorriso va custodito e tenuto in considerazione. Balliamo e cantiamo, nel cuore di tutte le città del mondo. Il vecchio antipatico cadrà dalla nostra groppa, e ci lascerà liberi di correre dove vogliamo.
La felicità è un attimo. A volte basta una bella scrollata. Non si può sempre sussultare di gioia, ma si può indugiare nella tristezza solo quel che basta a capire quale peso ci costringe su una strada che ci hanno imposto.
Il trucco è tutto qui. Se qualcuno non vuol ballare a noi non deve interessare. Che vada a cogliere tutte le carote che ci siamo stancati di inseguire.