Forse se ci si crede, veramente, e si gioca al massimo, arriva un rigore inaspettato a nostro favore.
E’ facile dire ‘ meglio vivere di rimorsi che di rimpianti’, ‘ meglio provarci e pentirsene, che non averci mai provato’. Ci si sente molto cool, ragazzi rampanti capaci di cambiare il verso in cui gira la terra. Compresa me. Non riesco a contare quante volte l’ho detto, quante volte l’ho professato, quante, ne sono stata davvero convinta.
Ma quante volte, ci ho provato , veramente? Voglio dire, su cose importanti, che cambiano la vita?
Familiarizzare col concetto di step by step, è un’impresa ardua. Forse la più difficile.
Significa avere un progetto, e crederci. E crederci significa, combattere ogni giorno con la concreta possibilità che tutti gli sforzi fatti , quotidianamente, tutte le rinunce in nome di qualcosa che si sta costruendo, potrebbero risolversi, in un grande anelatissimo rimorso.
E chi ci crede davvero, in fondo, che è meglio vivere di rimorsi che di rimpianti, dovrebbe solo pensare:
Meglio che non averci provato! E con un sorriso andare alla ricerca di un altro rimorso? Di un’altra partita da giocare?
Chi pensa di essere capace di vivere davvero così?
Di non avere paura di credere in qualcosa, di fare di tutto perché funzioni, perché ci porti i risultati sperati, con la possibilità di aver fatto solo un’esperienza? Non cedendo mai al richiamo del meno costoso rimpianto?
Step by step, come affrontare un passo che costa fatica e non porta risultati nell’immediato? Come non abbandonarsi a quella sensazione di irrisolto che accompagna le giornate di chi ha ben fisso un obiettivo?
Non vedere altro risulta difficile. La percentuale di abbandoni è molto alta.
Chi non ha abbandonato la partita fino alla fine mi dica come ha fatto.
Forse se ci si crede, veramente, e si gioca al massimo, arriva un rigore inaspettato a nostro favore.
Perché so come giocare e so qual è il mio obbiettivo, ma non so come incassare i goal senza pensare di star giocando inutilmente…