La frittura di pesce – permettetemi un’ovvietà – è una delizia, in tutte le salse. Di alici, di calamari, di paranza è sempre una festa in tavola. Ma, secondo una mia personale classifica, la seppia è in assoluto la più adatta da essere gustata fritta. A differenza del calamaro, infatti, è più carnosa e, nonostante la superficie croccante, resta morbida e succosa.
Vediamo come preparare la nostra frittura di seppie.
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1,5 kg di seppie
farina di semola di grano duro
olio di semi di arachide -
tempo: 20 minuti
difficoltà: bassa
costo: medio
Per preparare la frittura di seppie, anzitutto, con la compiacenza del pescivendolo, facciamole tagliare a strisce della larghezza minima di due cm. Inseriamole poi, dopo averle asciugate con della carta, in una busta in cui abbiamo posto della farina di semola che le rende più croccanti rispetto alla farina bianca.
tenendo la busta chiusa con le mani, agitiamola energicamente perché tutti i pezzi siano ben infarinati. Immergiamo i pezzi di seppia in olio bollente.
Prepariamo del sale aromatico, mescolandolo con pepe e scorzetta di limone grattugiata.
Quando la seppia sarà ben dorata, scoliamo su carta assorbente, condiamo con il sale aromatico e serviamo. Avete mai provato la friggitrice ad aria per gustare questa ricetta in modo leggero e senza olio?
Non lo dite a nessuno: la seppia è molto piena d’acqua. In frittura, potrebbe capitare che scoppi. Muniamoci, quindi, di un paraschizzi o, comunque, nelle fasi iniziali di frittura non stiamo vicini alla padella.