A Napoli, quando non si sanno che pesci prendere, come ad esempio la domenica sera, scatta sempre la proposta, “ci facimm nu bell filosc?”. La risposta è si. Perché il Filosc, il cui termine penso derivi dal francese, come la maggior parte dei termini dialettali napoletani, altro non è che una omelette ripiena di provola. Noi ci abbiamo messo anche il prosciutto cotto, tanto per restare leggeri. Di solito, per le imbottiture, si preferisce la provola secca, in modo che non emetta latte in cottura. Il filosc, in casa mia, deve avere la provola fresca, quel latte che bagna il piatto una volta aperto, è ottimo per la scarpetta ; ).
Vi lascio immaginare il sapore, nonostante la semplicità. La ricetta la posto perché alcune volte potrebbe sembrare difficile piegare la frittata a mezzaluna per racchiudere il ripieno, ma non lo è, bastano dei piccoli accorgimenti. E in generale, è così che si fanno le omelette, ripiene di qualsiasi cosa. Una di queste domeniche, provate anche voi.
-
6 uova
50 gr di parmigiano grattugiato
100 gr di prosciutto cotto
150 gr di provola
olio evo -
tempo: 20 minuti
difficoltà: media
costo: basso
.
.
Sbattiamo le uova con il parmigiano grattugiato il sale, e versiamo il composto in una padella larga, ben calda che abbiamo unto con dell’olio. La padella deve avere una grandezza tale da non far venire la fritta molto doppia.
A fuoco moderato, lasciamo che cuocia ai bordi e prenda calore sul fondo, fino a staccarsi.
Quando ci accorgiamo che sul fondo è cotta, mettiamo il prosciutto cotto su tutta la superficie e le fette di provola solo da un lato.
A questo punto la parte superiore della frittata sarà ancora liquida. Abbassiamo il fuoco al minimo e mettiamo il coperchio.
Solo qualche minuto, il tempo che la parte superiore sia più densa ma non completamente cotta. Questo è il momento di aiutarsi con una spatola e piegare la frittata su se stessa. Il fatto che non sia completamente cotta ci permetterà di piegarla senza che si rompa e di farla attaccare sulla parte inferiore dato che l’uovo farà da collante. Lasciamola qualche minuto ancora nella padella, poi mettiamola in un piatto e rimettiamola in padella dall’altro lato.
Lo vedete il latte nel piatto? Mmmmmmmm
Non lo dite a nessuno: servirlo su delle belle fette di pane che verranno intrise una volta tagliato, mi sembra un’ottima idea.