Dopo tanto tempo e liti e pianti, e una pandemia, come dimenticarla, eccoci di nuovo qui con le nostre ricette. Ma, se volete le ricette, dovrete sorbirvi anche le precisazioni. E le uova pesate, anche se in questa uova non ce ne sono, io metto le mani avanti.
“Siciliani”, per essere onesti, andrebbe scritto tra virgolette: io non sono siciliana, e non conosco alcun pasticcere siciliano – mio nonno era siciliano, ma non faceva il pasticcere e non meno importante è morto prima che nascessi –, ma sono verosimili e soprattutto buonissimi. Nella foto ne vedrete solo uno, superstite di ieri pomeriggio. Erano trenta.
Devo aggiungere altro?
Sì solo una cosa, me la suono e me la canto da sola. Seguite i pochi piccoli accorgimenti che vi suggerisco e avrete un risultato perfetto.
È proprio il momento storico, almeno per me, di convincersi che tutto può succedere.
Dosi per circa trenta cannoli da 10 cm di diametro
Per la sfoglia da friggere:
750 g di farina 00
75 g di strutto
75 g di zucchero
300 g di Marsala (o vino bianco)
15 g di aceto
7 g di sale
Per il ripieno:
1 kg di ricotta (solitamente è di pecora, io in questo caso ho usato la bufala)
250 g di zucchero a velo
150 g di canditi d’arancia tritati finemente
100 g di scaglie di cioccolato fondente
Tempo: 2 ore compreso il riposo
Difficoltà: medio-alta
Costo: medio
Prepariamo per prima cosa la pasta dei cannoli, inserendo tutti gli ingredienti in planetaria (con Masterchef che imperversa mi pare anacronistico precisare che chi non ha la planetaria può farlo a mano) e con il gancio impastiamo fino a ottenere un composto sodo, elastico e umido. Non preoccupatevi se non risulta liscissimo, l’importante è non impastare troppo per non sviluppare glutine e assicurare che il risultato finale sia croccante. Lasciamo riposare l’impasto coperto da pellicola a contatto per trenta minuti.
Stendiamo poi l’impasto con il matterello, prima di passarlo alla sfogliatrice misura dopo misura. Ai primi tre passaggi, circa, pieghiamo la pasta e ripassiamola per renderla più omogenea. L’ultimo passaggio è al 2 sulla più classica delle sfogliatrici, comunque in linea di massima la penultima misura.
Coppiamo dei dischi di 10 o 12 centimetri di diametro.
Avvolgiamo i dischi sulle classiche forme, premendo accuratamente i bordi per chiuderli.
Friggiamo in abbondante olio di semi non troppo caldo, per la precisione 175°C, per assicurarsi di ottenere una sfoglia croccante. Scoliamo su carta assorbente e mettiamo da parte.
Prepariamo il ripieno per i cannoli Siciliani, setacciando la ricotta in un passino a maglia fine e poi mescolandola agli altri ingredienti. Riempiamo una sacca con il composto.
Non lo dite a nessuno: io ho tenuto il composto da parte e riempito i cannoli solo al momento di consumarli. Potete però, se preferite farcirli prima, sciogliere del cioccolato fondente e spennellare l’interno dei cannoli. Una volta indurito, potrete passare alla farcitura.