Ecco un’altra ricetta napoletana classica: I Crocchè di Patate.
I crocchè di patate, che noi napoletani chiamiamo panzarotti, sono delle crocchette di patate ripiene e impanate che di solito accompagnano le nostre serate in pizzeria. Secondo la tradizione ci sono questi, imbottiti, impastati con uovo e poi impanati, e poi quelli fatti solo di patata, senza uovo e senza impanatura.
La ricetta in se è un po’ lunga ma abbastanza facile, il punto cruciale è la scelta delle patate, che devono essere un po’ vecchie e a pasta gialla.
-
1,6 kg di patate (pesate intere intere e crude)
5 uova
150 gr di pecorino romano
Sale pepe e prezzemolo tritato
150 gr di salame
150 gr di fiordilatte o provola affumicata
Uova e pan grattato per la panatura
Olio di semi per la frittura -
Costo: basso
Tempo di preparazione: 60 min
Difficoltà: media
.
.
.
.
.
Bene. Partiamo dalle patate bollite con la buccia, pelate e passate allo schiacciapatate.
Aggiungiamo il pepe, il pecorino romano e volendo il prezzemolo e impastiamo.
Aggiungiamo anche le uova.
Impastiamo ottenendo un impasto omogeneo, morbido e cremoso come in foto.
Tagliamo a listarelle il salame e la scamorza.
Prendiamo un po’ di impasto (io uso il porzionatore da gelato che è comodissimo e ci permette di fare i crocchè di patate tutti uguali in peso)
Stendiamo leggermente l’ impasto e mettiamo nel centro un pezzettino di formaggio e uno di salame.
- Chiudiamo bene il crocchè di patate dando una forma cilindrica tra i palmi delle mani.
Prepariamo la postazione per l’impanatura sistemando un piatto tra l’ uovo e il pan grattato per raccoglierne la colatura in eccesso e non farla finire all’ interno del pan grattato.
Impaniamo i crocchè di patate prima nell’uovo poi nel pan grattato e lasciamoli riposare in frigo fino al momento della frittura.
Friggiamo infine i nostri crocchè di patate in abbondante olio molto caldo fino a doratura.
Non lo dite a nessuno:
quando mozzarella o fiordilatte servono per imbottiture, di fritture o in forno, è sempre conveniente prenderle qualche giorno prima, perché si secchino e non emettano tutto il latte nelle nostre preparazioni.