La pasta con patate patrimonio partenopeo
La pasta e patate è un vizio di noi italiani: in nessun luogo l’abbinamento di due carboidrati del genere è ritenuto auspicabile… come si sbagliano! Anche questa – come tante altre, non c’è che dire –, è per me una ricetta della memoria. Le due zie single (zitelle, per essere onesti) di mio padre la preparavano in questo modo, e ogni volta era una festa. Le persone che ci lasciano scandiscono gli anni che passano di quelli che restano; se pensiamo a un giorno, anche oggi per esempio, e lo analizziamo da vicino, ci rendiamo conto di quanto siamo cambiati, forse un po’ più soli, un po’ più vecchi, ma con un nuovo discernimento. Ora l’odore della pasta e patate proveniente dal forno non è più solo un profumo ma un bisbiglio dei tempi passati. Bando alla nostalgia, provate a cucinare questo piatto, non ve ne pentirete.
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4 patate medie
250 g di panne mezzani lisce (o altro formato corto)
1 cipolla viola
16 pomodorini da sugo
q.b. di olio evo
q.b. di pecorino romano -
Difficoltà: facile
Costo: basso
Tempo: 40 minuti
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PASTA E PATATE ALLA CAMPAGNOLA
Anzitutto, laviamo le patate e lessiamole intere e con la buccia, fino a quando, infilzandole con una forchetta, non risulteranno morbide. Poi peliamole e tagliamole a pezzi grossolani, se qualcuno è più grande di altri è ancora meglio. Poniamo le patate in una teglia da forno.
Affettiamo una cipolla, tagliamo a metà i pomodorini per lungo, aggiungiamo tutto alle patate e poi condiamo con sale e olio. Non lesinate sull’olio, e lo stesso vi dirò per il pecorino dopo, questa è una ricetta lussuriosa (non vorrete far arrabbiare le mie zie?).
Inforniamo a 190°C fino a quando le patate non saranno ben dorate. Intanto cuocete la pasta. Queste sono le patate all’uscita dal forno, pronte per essere arricchite con le penne.
Scolate le penne molto molto al dente (per esempio, su un tempo di cottura di 10’, io le ho tirate su a 5’). Aggiungiamole alle patate, mescoliamo per bene. I pomodori ormai cotti tingeranno tutto di rosa, che goduria! Utilizziamo un po’ d’acqua di cottura della pasta per rendere il fondo piuttosto liquido.
Poi abbondiamo con il pecorino grattugiato, diamo ancora una mescolata e rimettiamo in forno per 20’/30’. Lasciate intiepidire e servite.
Non lo dite a nessuno: se resta, non la buttate! Ve la immaginate una frittata di pasta e patate?