L’ultima moda in fatto di informazione è che ognuno può dire ciò che vuole. Qualsiasi sciocchezza assume, grazie ai nuovi – ormai non più – social, senza che nessuno si interessi della loro veridicità, una risonanza considerevole. Condizionano il nostro stile di vita. Il nuovo ultimo nemico è l’olio di palma, grasso vegetale molto usato nell’industria dolciaria, per la sua caratteristica di essere insapore, e di tenere bene le alte temperature. La campagna contro questo ingrediente è partita dall’affermare che una volta ingerito, l’organismo non riesce più a eliminarlo. Ancora, che provoca diabete, colesterolo, ovviamente, e svariati tipi di tumore. Ci sono state, di seguito, le smentite da altrettante autorevoli fonti: il corpo umano ha naturalmente un’alta percentuale di acido palmitico, per cui ingerirlo non fa nessuna differenza. Io, dal canto mio, con la stessa discutibile autorevolezza, penso che dove non arrivano le informazioni può sicuramente arrivare il buon senso di ognuno di noi. Piuttosto che restare abbacinati a fissare uno schermo, cerchiamo di analizzare i fatti: l’olio di palma è un grasso che, come gli altri (burro, margarina ecc.) può portare a sovrappeso e colesterolo. Altrettanto inopinabile è che di merindinite, almeno sul colpo, non è mai morto nessuno. Possono bastare queste due inoppugnabili certezze per prendere una decisione sul proprio stile di vita? A me sì, bastano. Consumo merendine, e tutti i cibi grassi in genere, con parsimonia. Quando sento l’esigenza di una coccola e solo ciò che ha un sapore appagante mi può tirare su. Per il resto, mangio molta frutta e verdura, pasta, carne, pesce, in accordo alla dieta mediterranea. Cosa si nasconda dietro ciò che ci propongono non lo sapremo mai, ma ricordiamoci che possono essere mendaci anche notizie sulla salubrità di alcuni prodotti. Per cui, all’annosa questione – cosa mangio?, io rispondo così: – cibiamoci di buon senso.