Eccomi qui, dopo una breve esperienza di vita. Una di quelle in cui si cade dopo aver provato a volare, e la forza per rialzarsi deve essere veramente tanta. Quelle in cui la prima cosa che fai è un esame di coscienza, per vedere dove hai sbagliato. E se non hai sbagliato, perché ce l’hai messa tutta, inutile recriminare su chi ha sbagliato nei tuoi confronti, tanto la vita riporta indietro tutto. È una virtuale certezza (quando virtuale è proprio il termine esatto). Insomma, dicevo, alla fine di quest’esame di coscienza, capisci che hai riposto la tua fiducia nelle mani sbagliate. Mani che stringono un panino, mentre ti vengono tarpate le ali prima che potessi spiegarle. Ragazzi miei, sono sempre stata un’inguaribile romantica, e non smetterò di esserlo. Ma a tirare fuori il meglio di sé bisogna stare attenti. Si diventa molto esposti. E non va bene. E mentre cerco le persone giuste, quelle con cui condividere i miei sogni, questa esperienza mi ha insegnato molte cose. Chi crede in se stesso ha sempre una speranza. Chi tende la mano alle persone care, troverà tutta la forza per rialzarsi. E sono in piedi, in pochissime ore. Ma, ho bisogno di fare un’ultima riflessione. Perché è quando le cose vanno male che si misura il valore delle persone. La sensibilità con cui si riesce a far vibrare le anime degli altri. Il suono che ho fatto io, invece, era completamente scordato. Saranno state le foto delle vacanze postate su FB subito dopo, il non ritenere necessaria neanche una parola, il pretendere una risposta fiduciosa a una domanda diffidente. Insomma, ho visto di meglio, per usare un eufemismo. Cari amici, per generalizzare un po’ il discorso, altrimenti vi annoiate, non solo gli esami non finiscono mai. Infiniti sono anche gli “ominicchi”* che troverete lungo il percorso. Dire che si riesca a essere completamente indifferenti è inutile (il fatto è palesato da questo post), ma non è la rabbia il sentimento giusto.
E non sono arrabbiata perché faccio tesoro delle esperienze e, soprattutto, di alcune persone meravigliose che ho conosciuto (è inutile fare nomi, siate sempre certi di essere speciali).
La vita è bella sempre. Soprattutto quando ti rendi conto che in casa tua di “ominicchi” non ce ne sono. Quelli che incontri lungo il percorso lasciano lo stesso segno di un sassolino nell’acqua.
Be’ s’è fatta ‘na certa, e mi vado a fare un bella insalata. Ultimamente i panini, mi restano un po’ sullo stomaco…
*ominicchio: uomo che genera idee senza mai prendere in considerazione un contraddittorio. Giunge in questo modo a una altissima considerazione di sé che non ha riscontro nei canoni convenzionali del vivere comune e della società.