Il baccalà fritto, almeno sulle tavole dei napoletani, insieme al “capitone”, è un must delle ricette natalizie. Ho apportato dunque solo una piccola modifica alla ricetta tradizionale, che prevede la frittura solo con la farina, immergendo i pezzi di baccalà in una tempura croccantissima. Il contrasto tra il croccante della sfoglia ed il cuore succoso e morbido, rende questo piatto tradizionale ancora più buono, senza tuttavia discostarsi troppo da quei sapori che ci fanno sentire aria di Natale.
Costo a persona 3,00 euro
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500 gr di tempura
600 gr di pancetta di baccalà
qb di olio di semi di arachidi -
tempo: 30 minuti
difficoltà: media
costo: medio (3,00 euro)
Prepariamo anzitutto la tempura come abbiamo fatto per la tempura di caciocavallo. Tagliamo i pezzi di pancetta di baccalà e asciughiamoli con della carta da cucina, per evitare brutti incidenti con l’olio caldo.
Intingiamoli nella tempura fredda e mettiamoli in abbondante olio molto caldo, non toccandoli per almeno un minuto.
Quando ci accorgiamo che si staccano facilmente, giriamoli dall’altro lato per farli dorare uniformemente.
Scoliamoli su carta assorbente prima di servirli.
Non lo dite a nessuno: il baccalà, soprattutto se lo compriamo già dissalato, è a volte molto saporito, a volte no. Per evitare inconvenienti, non saliamolo in cottura, ma assaggiamo prima di servirlo, e se non è sapido come dovrebbe, serviamolo con un po’ di sale, magari grezzo, come finitura del piatto.