Adoro rivisitare gli accostamenti classici. Caciocavallo e pere (sempre il pranzo del contadino), rivisti in un antipasto veramente saporito. Una tempura sottile e croccante che avvolga i nostri cubi di caciocavallo, adagiati, fumanti, su una confettura di pere, per un bel contrasto da leccarsi i baffi. La tempura è una mia rivisitazione, nel senso che in quella orientale c’è si la farina di riso, come nella nostra, ma non è presente anche la farina di frumento, che invece io aggiungo per dare una consistenza più corposa alla pastella. Potremmo definirla un “fusion” italiano orientale ; )-
Acqua gelata e pochi minuti, per preparare un vero capolavoro.
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4 cubi di caciocavallo podolico
250 gr di acqua frizzante freddissima
125 gr di farina 00
125 gr di farina di riso
2 cucchiaini di marmellata di pere
olio per friggere -
tempo: 20 minuti
difficoltà: media
costo: medio
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Prepariamo la tempura mettendo nell’acqua le due farine, senza fare troppo caso a mescolarle o setacciarle.
Frulliamo tutto con il minipimer, fino ad ottenere una pastella liscia. Mettiamo il dito all’interno e vediamo se la pastella è abbastanza consistente da ricoprirlo, se così non fosse aggiungiamo un altro po’ di farina di riso e frumento, sempre in uguale quantità.
Tagliamo dei cubi di caciocavallo abbastanza regolari, di circa 4 cm di lato, non devono essere troppo piccoli perché devono reggere la frittura senza sciogliersi eccessivamente.
Intingiamo i cubi nella tempura e friggiamo in abbondante olio giusto il tempo di far rapprendere la crosta. Per la presenza della farina di riso, il colorito finale sarà abbastanza chiaro.
Giriamoli quando sarà rappresa la pellicina a contatto con la padella. Prima di servire adagiamo la confettura sul piatto di servizio.
Non lo dite a nessuno: Una spolverata di sale integrale, magari aromatico, sul piatto, è il tocco da maestro.