Vi capitano quei periodi in cui il rumore dei pensieri è così forte da non farvi sentire la musica che avete acceso per sentire un po’ di sollievo?
Vi capita di avere voglia di piangere senza un motivo apparente, e di ricacciare le lacrime sentendo come un gelo paralizzante sotto lo strato visibile della vostra epidermide?
Vi capita, ancora, di sentire un urlo stridente che vi si ferma in gola, ed è costretto a tornare indietro, con un graffiante percorso, fin giù al vostro stomaco?
Se la risposta è si, avete proprio bisogno di una vacanza.
E per vacanza questa volta non intendo sole e mare (anche se non sarebbe male). La vacanza che intendo io è un po’ di tempo per se stessi, per guardarsi dentro, per esorcizzare le paure, metabolizzare ciò che ci succede. E’ l’unico modo per poter vivere veramente le cose. Tutte, quelle belle e quelle brutte. Questo tempo non ce lo può negare nessuno, è un nostro diritto, e dipende da noi esercitarlo. Perché con il tempo cambiamo, e abbiamo bisogno di scavare dentro noi stessi per rendercene conto. Per capire le nostre nuove esigenze, e scacciare le ombre che attanagliano la nostra mente. A volte ci si sente così, o almeno è così per me, automi in una vita che ci sfugge. E’ questo quello che intendo. Tempo libero. Non caccia, pesca, shopping o tutti gli hobby del caso. Tempo in cui sentirsi liberi. Di pensare. Di essere se stessi. Veramente. Non c’è paradiso più bello in cui rifugiarsi, di quello che abbiamo nascosto nel nostro cuore. E chi riesce a trovare questo tempo per sé, migliora notevolmente anche la qualità del tempo che dedica agli altri. Amare un altro come si ama se stessi è un’emozione meravigliosa. Ma bisogna amarsi. E per amarsi, bisogna conoscersi. Profondamente.
E allora alzate il volume della radio, forte, stordente, come se foste voi soli al mondo, il sollievo arriverà.
Non ricacciate le lacrime, piangete, guardate allo specchio la vostra maschera sottocutanea sciogliersi in un rivolo attraverso i vostri occhi, e sentite la leggerezza prendere il posto di tutto quello che avete accumulato.
Strillate. Forte. Fino a farvi mancare il fiato. Strillate contro quello che non vi va bene, per quello che vi emoziona, uscite fuori.
E’ meraviglioso stare un po’ con se stessi. E soprattutto, siete le uniche persone in compagnia delle quali potete fare tutte queste cose, senza farvi consigliare una bella vacanza … di psicanalisi!