C’era una volta, un gruppo di ribelli che si battono per far decadere il regime di un uomo che ha guidato il paese secondo le sue regole, per quarant’anni. Un gruppo di illuminati, li definirei senza nessuna ironia. Ma potrebbero essere la minoranza,o addirittura uno strumento. Gli stati, indifferenti ad anni, ben più di quaranta, di regimi totalitari e disumani nei confronti delle minoranze e delle persone più deboli, sostengono ora, a spron battuto, la rivolta di questa minoranza. Certo, il fine è nobile, ma è veramente quello?
Penso che la domanda se la stiano ponendo in molti. Penso che la risposta sia chiara. E se il mezzo è la violenza, il fine perde di significato, sempre. E ancora una volta, è guerra. Ma di chi è questa guerra? Per chi? E se la violenza fosse un mezzo per ottenere un mondo migliore, dovremmo usarla tutti i giorni per stabilire quella che riteniamo giustizia? Ora tutto il mondo si è mobilitato contro un uomo, ma di uomini come lui ce ne sono stati tanti e ne nasceranno molti altri. Agiranno indisturbati , discriminando le donne in nome di un dio, imponendo il loro modo di pensare alle minoranze. Fino a quando non incapperanno in un cavillo che possa permettere ai potenti di mettersi sul loro cammino. Allora potranno far girare l’economia, con tutte le armi vendute , a chiunque, solcando i cieli con i loro jet, terrorizzando popolazioni . E’ un loop. Come dire che la democrazia è una cosa giustissima, un fine sacrosanto, e lo è sempre stato. Ma dando uno sguardo alla situazione internazionale viene da pensare, che la democrazia debba essere un diritto inalienabile, di chi la vuole. E se la maggioranza non la vuole, una democrazia stabilita con la forza, si può ritenere ancora tale? Non sono una esperta statista, e non voglio arrogarmi il diritto di giudicare o guidare gli equilibri internazionali, non ne sono in grado. Ma posso farmi un’idea mia , chiunque può.
Sono i corsi e ricorsi della storia, e lo saranno fino a quando gli uomini avranno aria per respirare, terreno su cui camminare, e petrolio da rubare.